giovedì 26 marzo 2009

L'università cambia?

Riportiamo integralmente una nota di oggi dell'agenzia DIRE (http://www.dire.it/) su una riunione che si è tenuta il giorno 24 marzo al Ministero dell'Università, indetta dal Ministro Gelmini, presenti molti Rettori e alcuni politici (riunione al di fuori delle istituzioni, visto che alcuni politici presenti non avevano rappresentatività ufficiale in ambito universitario). Alcuni siti internet di quotidiani riportavano ieri la notizia, a vario titolo. La definizione più letta è "Definizione delle linee guida per i concorsi universitari". Sul sito del Corriere si legge che il Ministro Gelmini pensa di trasformare queste Linee guida in un disegno di legge in circa due mesi. Prendiamo l'impegno di scrivere al Ministro Gelmini, a due mesi esatti dal 24 marzo, per conoscere lo stato dei lavori. Scriveremo anche al Senatore Giuseppe Valditara, poichè tutte le Agenzie associano il suo nome alla riunione dell'altroieri. Questo sito NON è schierato politicamente in alcun modo, e contatterà di volta in volta i politici nominati dalle agenzie di stampa sui singoli episodi di mala o buona università, di qualunque partito essi siano.

In sostanza il cambiamento sembra epocale: lista nazionale (definita abilitazione e non idoneità?) e chiamata diretta da parte dei singoli Atenei. Le notizie riportate sono, ovviamente, al momento scarse, e attendiamo quindi ulteriori chiarificazioni.

Dall'Agenzia DIRE:

**UNIVERSITÀ. RECLUTAMENTO PROF, LISTA NAZIONALE: ADDIO CONCORSI. LA PROPOSTA DELLA GELMINI PER RIFORMA GOVERNANCE ATENEI.
(DIRE - notiziario Sanita') Roma, 25 mar. - Via i concorsi, una parola intraducibile in qualunque altro sistema universitario, si' all'abilitazione nazionale all'insegnamento (attraverso un sistema di valutazione specifico) e alla successiva chiamata degli abilitati da parte degli atenei. Ad occuparsi della valutazione dovra' essere un organo nuovo e terzo. È questa la proposta di riforma del reclutamento di docenti e ricercatori emersa durante il seminario per la riforma dell'universita' chesi e' tenuto ieri al ministero per volonta' del ministro Mariastella Gelmini."È emersa- spiega Giuseppe Valditara, senatore del Pdl, moderatore del dibattito, nonche' autore di un ddl di recente depositato al senato su governance degli atenei e reclutamento un'ampia condivisione delle linee generali sulla proposta di riforma della governance e del reclutamento avanzata dal governo e dalla maggioranza. Si tratta ora di tradurla in un disegno di legge governativo che possa essere presto discusso nelle aule parlamentari". In particolare, per Valditara la linea da seguire e' quella "di un rafforzamento degli organi che devono decidere, soprattutto del rettore e del Consiglio di amministrazione, aggiungendo al principio di autonomia quello di responsabilita'".Tornando al reclutamento, la riforma delineata, "deve eliminare consociativismo e sovrapposizione delle competenze e valorizzare in chiave meritocratica la qualita' della didattica e della ricerca. Partite le riforme, bisognera' ragionare sul necessario incremento dei finanziamenti al sistema universitario". Anche per Andrea Lenzi, presidente del Cun (Consiglio universitario nazionale) "c'e' stata ampia convergenza sulla proposta per il reclutamento. Vanno eliminati dal nostrr vocabolario- dice- i concorsi che non sono traducibili in nessun altro paese estero".

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